La professionalità di ogni professionista può essere definita dalla coesistenza del sapere (formazione ed aggiornamento), il saper essere (comunicazione e relazione) ed il saper fare (abilità tecniche e pratiche). L’aggiornamento e lo sviluppo professionale continuo sono quindi anche per ingegneri e architetti un obbligo e, si fondano in ogni attività formativa a migliorare le competenze professionali e le abilità personali necessarie per lo sviluppo della società e dell’ambiente.
La formazione continua, per i liberi professionisti non è un obbligo ma un dovere per rispondere ad aspettative sempre più complesse e multiformi, un dovere professionale per essere all'altezza a misurarsi con il libero mercato. Eppure considerando tutto ciò, il primo gennaio scorso è entrato in vigore il nuovo Regolamento che assoggetta ‘obbligatoriamente’ il professionista alla formazione. Uno status, apparentemente a tutela della collettività ma che avvilisce il deontologico senso di responsabilità dei professionisti: come se ‘dovere’ e ‘obbligo’ fossero due termini sinonimi.
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