Inarsind interviene sulla profonda crisi che avvolge i liberi professionisti, in particolare ingegneri ed architetti. Oltre a mostrare rispettose condoglianze per il suicidio del collega architetto libero professionista di Catania ed ad esortare urgenti e risolutive misure alla classe dirigente del Paese, denuncia il complicato sistema di fatturazione elettronica imposto per servizi destinati alla pubblica amministrazione: non basta infatti inviare la fattura con PEC, ma serve dotarsi di un software che, se lo si vuole semplice e professionale, deve essere acquistato. Un ulteriore obbligo per i professionisti, già colpiti dai ritardi dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
Infine, Inarsind, pur difendendo l'autonomia gestionale di Inarcassa, chiede un'autoregolamentazione chiara e trasparente sulla gestione del capitale mobiliare e immobiliare che tenda a minimizzare i fattori di rischio, sollevando dubbi sugli investimenti in società non quotate dell'Ente di Previdenza.
Scarica qui di seguito i tre comunicati stampa di INARSIND NAZIONALE: